SI VUOLE PRECISARE CHE “La risposta di Claudine” E` STATA SCRITTA Da Marina Oddone LA QUALE DICE GIOCA ASSIEME NELLO SCRIVERE CON Rinaldo Ambrosia
LA RISPOSTA DI CLAUDINE
La donna pensò – ci rivedremo.
Lentamente si rivestì, accese un’altra sigaretta ripensando alla notte trascorsa, e un misto di gioia e dolore calò sui suoi occhi.
Scese in strada al solito bistrot d’angolo, l’ultima volta lì avevano fatto colazione insieme.
Si immerse nella scia di persone affaccendate dirette al lavoro, prese il metrò e quattro fermate dopo scese.
Nei suoi occhi il viso di lui le compariva sempre, come il suo nome e le sue labbra, e mentre le persone la spingevano sulla scala mobile, lei era persa nel suo mondo.
Durante il giorno non riusciva a concentrarsi e la fine della giornata arrivò come una liberazione.
A casa mangiò svogliatamente, solo la sigaretta le teneva compagnia, ripensando ad ogni loro attimo e al loro addio. Non doveva scoraggiarsi.
Si svestì, sentendo ancora l’odore di lui in sé, fece la doccia accarezzando il proprio corpo nel ricordo. La notte fu lunga nella sua crudeltà di ricordi. Il mattino giunse lentamente, ma nel silenzio ovattato uno squillo del telefono la fece alzare di scatto.
– Allô ? – silenzio assoluto, solo un tenue respiro le fece capire che qualcuno era in linea.
– Claudine, sono io… – la risposta la fece tremare sentendo le lacrime scendere sulle guance.
– Non riesco a fare a meno di te… – il clic le fece male, ma l’affermazione nutriva il suo sogno.
Forse allora non tutto era perduto, il tempo avrebbe dato le sue risposte. E il cielo, di un rosa acceso, donava alla sua camera una splendida luce, mentre lei, distesa sul letto, si asciugava lacrime di gioia.